Lavabo Bagno decorato a bagno posa in appoggio al top - Cottoveneto - Modello Marte -

Dalla migliore tradizione ceramica italiana, con la tecnica pittorica della Maiolica, che consiste nel dipongere a mano sopra lo smalto crudo, nasce questo bellissimo lavabo da bagno ovale, decorato con fiori di campo come il Tarasacco e i Non ti scordar di me, le splendide farfalle svolazzanti danno un senso di profondità alla scena.

Lavabo bagno ovale modello Marte posa in appoggio al top - Decorato a Mano - Fiori di campo.

Ma come nasce questo capolavoro, chi ha pensato e curato la scelta dei fiori, delle farfalle chi le ha così posizionate all'interno del lavabo,?

Questo decoro è stato studiato dal Maestro Ferruccio De Mori.

Quanta poesia in questa lavorazione e abilità nelle mani del pittore che danzano sul fondo bianco lasciando pennellate di colore che insieme creeranno la scena.

Partiamo dall'inizio prima di tutto si allplca con l'aerografo lo smalto bianco di fondo, dopo di chè si riportano traccie leggere del disegno all'interno del lavabo che poi con la cottura spariranno. Quindi si vanno a stendere i colori di base, il verde delle foglie, il giallo dei petali e così via.

A seguire si andranno a definire i particolari fino a completare il decoro.

Le difficoltà sono nel fatto che i colori vengono applicati su una superfice di smalto crudo, quindi in pratica su uno strato di polvere, non è possibile fare errori perchè non si possono correggere, la decorazione sarebbe rovinata.

Altra cosa è che non è facile muoversi all'interno di una superfice profonda, bisogna stare attenti o si rischia che lo smalto bianco se ne vada e anche questo non è recuperabile.

Nell'ultima foto il decoro è completato manca ora l'ultimo passaggio, la cottura in forno. Come dicevamo sia il fondo bianco che i colori sono polveri per fissarli e renderli indelebili e lucidi e poter utilizzare il lavabo serve cuocerlo in forno a almeno 980°.

E come amava ricordare il Maestro Ferruccio De Mori

" ... noi prendiamo le basi e i colori .... Perchè ... l'ultima parola la da il fuoco..."